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Trading con le Opzioni – SEC2 – Il Defrag

 

 

 

… Quando il nostro computer comincia a rallentare il processo di elaborazione bisogna considerare anche il fatto che forse è ora di intervenire con un defrag …

Con il contributo precedente abbiamo dato il via a questa rassegna sulla Sicurezza Informatica cominciando a parlare di ciò che può rallentare i nostri computer.

Altra causa di rallentamento abbastanza frequente è la frammentazione dei file memorizzati sull’hard disk.

Proviamo ad immaginare la nostra macchina ancora intonsa e senza traccia alcuna e, ugualmente, proviamo ad immaginare ciò che avviene quando cominciamo a salvare dei files …

L’hard disk è suddiviso in diversi settori contigui denominati cluster che possiedono una determinata capacità di memoria prestabilita; quando un file viene salvato, il sistema lo memorizza su un cluster unico o ne suddivide il contenuto in cluster contigui. In tal modo, alla successiva riapertura del file in questione, il recupero dello stesso è immediato.

Molto spesso però accade che i cluster contigui non posseggano una memoria sufficiente per contenere in sé tutti i frammenti dei files o, nel caso in cui la capacità di memoria fosse sufficiente, alle successive e ripetute modifiche di uno stesso file, i cluster contigui abbiano esaurito la memoria disponibile. A questo punto il sistema effettua i salvataggi ‘autoregolandosi’: riceve l’ordine di memorizzazione, si trova nella condizione di non poter salvare in modo contiguo e, così, frammenta il file.

La frammentazione e successiva memorizzazione del file non avvengono però in maniera ordinata e ‘contigua’ perché il sistema cerca spazio dove può all’interno dell’hard disk e va ad occupare i cluster ancora capaci di memoria in modo casuale.

Questo processo ovviamente non pone alcun limite al salvataggio dei nuovi files e delle successive modifiche, ma si ripercuote sulla velocità di recupero degli stessi; ad ogni riapertura dei files in questione, infatti, l’hard disk deve impiegare più tempo per recuperare il documento salvato e renderlo disponibile per il software che lo ha richiamato perché deve cercare tutti i frammenti salvati in modo sparso.

L’immagine sotto mostra come si presenta un hard disk frammentato.

Quando il nostro computer comincia a rallentare il processo di elaborazione bisogna quindi, fra le altre cose di cui abbiamo già parlato, considerare anche il fatto che forse è ora di intervenire con un defrag. Bisogna, cioè, riunire tutti i frammenti dei files salvati in modo sparso.

Il defrag (o deframmentazione) è un’operazione che consente di ristrutturare la distribuzione dei files salvati sull’hard disk, sistemandoli in settori (cluster) contigui.

Così:

Va aggiunto che la deframmentazione può essere fatta non soltanto per ripristinare la contiguità dei files, ma anche soltanto per riordinare gli stessi in un ordine diverso e compatibile con le nostre esigenze (per esempio in ordine alfabetico o in ordine cronologico di salvataggio o in base alla data di accesso al file stesso).

Esistono parecchi programmi di deframmentazione in commercio, specializzati e adatti alle esigenze particolari di ognuno. Alcuni si possono scaricare anche da Internet gratuitamente …

ma a questo proposito vi suggerisco di tornare al simpatico contributo dell’amico Vittorio Malvezzi http://www.francescocaranti.net/ridendo_dicere/mens_sana_corpore_sano che, oltre a fornire indicazioni utili e interessanti su quanto offre la Rete a proposito di questi programmi, vi farà fare anche quattro risate raccontandovi la sua esperienza con il defrag!

Ed io vi do appuntamento alla prossima puntata … in compagnia di bestiole per niente simpatiche: i Virus.

Erika Tassi