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Mens Sana in Corpore Sano

 

 

 

Se c’è un minimo di giustizia a questo mondo, dovrebbe esser capitato anche a te e quindi potresti essere interessato ad alcune mie scoperte
Vale anche per il nostro computer. Ormai il discorso lo trovi dappertutto: on line o nei giornalini che spesso costano veramente poco e danno un sacco di dritte. Te lo dice anche l’amico smanettone.  Dopo un po’ che lo adoperi, l’ammasso di ferraglie (è la traduzione letterale di hardware, non insulto mica io! Poi magari lui si offende e mi pianta in asso) diventa pigro, non sembra più lo splendido giocattolone spesso superpagato poco tempo prima.

Ma nessun problema, me l’hanno detto in tutte le salse: è la frammentazione. Basta deframmentare (tecnicamente: defrag) e tutto torna come nuovo. Io, che per natura sono portato a credere in prima istanza a quello che mi si dice, abbocco e utilizzando il tool di serie, sai che faccio? Io deframmento! Neanche un plissè, il computer non fa neanche una piega e continua a traccheggiare. Veramente il termine tecnico più corretto sarebbe un altro con un sacco di Z, ma ci sono anche signore che leggono e quindi glissiamo.

Dopo un po’ mi è venuto un dubbio. Capirai, ho bisogno anch’io dei miei tempi e oltrettutto non riesco ancora a deframmentarmi. Va bene credere, ma prima o poi una verifica si impone e ho provato a cercare se esistessero alternative per defram­mentare.

Come andare in farmacia e chiedere genericamente un collirio. Una volta l’ho fatto e il povero farmacista singhiozzando mi ha aperto 2 armadi dicendo: scegli pure. Così anche per i software, una valanga spesso perfino a pagamento. Allora mi sono divertito a fare delle prove. Diverse velocità di esecuzione, diverse interfacce grafiche più o meno sofisticate e risultati molto diversi. Una cosa è però emersa immediata.

Quando credevo di defragmentare, spesso alla memoria facevo rosina, che dalle mie parti equivale ai pannicelli caldi in caso di malattia seria. Quindi ecco la vera spiegazione della riottosità del mio computer a rimettersi in riga.

Se c’è un minimo di giustizia a questo mondo, dovrebbe esser capitato anche a te e quindi potresti essere interessato ad alcune mie scoperte.

Prima di tutto ho mollato Microsoft. Ti offre un servizio base che a mio parere, e sottolineo il termine mio perché mi rendo conto dei limiti rappresentativi del campione citato, è lento e incompleto. Cercando bene ti offre anche un programma scritto da un russo che lavora in sot­tofondo, ma che non sto neppure a citarti perché proprio combina poco.

Ho provato perfino un programma a pagamento che viene ampliamente pubblicizzato sulle riviste USA e che tutto sommato costa poco, ma francamente non mi dà di più di altri gratuiti.

Incomincio a citartene uno che mi ha dato dei risultati interessanti ed ha una bella interfaccia grafica. E’ semplicissimo da installare e se proprio ti trovi con una situazione molto ingar­bugliata, come una volta mi è capitato, puoi farlo girare anche con Windows in modalità provvisoria, il fatidico F8. 

 

Si chiama AusLogics Disk Defrag

E’ abbastanza veloce e semplice da usare.

Personalmente però il mio preferito è un programma open-source e mi piace anche per questo. La filosofia di lavorare senza segreti e offrire la possibilità di fare squadra insieme ad altri altruistici tecnici, porta a risultati spesso superiori ai programmi blindati.

Ricorda un po’ i vecchi programmi DOS, una finestra di grafica molto sobria, tempi di esecu­zione che si adeguano alla quantità mostruosa di dati macinati, con la paziente regolarità di un onesto diesel. Ma se gli sottoponi un disco che secondo Microsoft dovrebbe essere già deframmentato si mette a sogghignare e ti evidenzia qualche migliaio di clusters da rimettere a posto.

Richiede un briciolo di attenzione in più per lanciarlo dopo averlo scaricato. Devi prima szipparlo (che forza il correttore automatico di Word, ha tentato di farmi scrivere ‘scipparlo’!) e poi scegliere quale file clickare per lanciare il programma. E’ quello che appare per primo nella lista. Ma niente paura! Puoi andare a tentoni come ho fatto io, fin che non ho visto aprirsi la finestrella verde e nera che ha incominciato a macinare dati.

Si chiama JkDefrag e lo puoi scaricare da diversi siti. Personalmente io preferisco un sito da cui si scarica diversa robetta interessante, tutta gratis.

http://www.filehippo.com/download_jkdefrag/

C’è anche un sito in italiano che spiega la rava e la fava (in italiano vorrebbe dire all’incirca in modo dettagliato) in un linguaggio molto più intelligibile: http://web.tiscali.it/danilovic/jkdefrag.htm

 

Usare in sequenza prima l’uno e poi l’altro, da anche una marcia in più. Dopo alcuni cicli si incomincia a vedere un certo risultato. Altro che una botta e via come facevo io, e poi mi meravigliavo di non vedere progressi!

Certo che a uno un po’ lento a realizzare come me, avrebbero potuto spiegarlo chiaramente che era una robetta lunga. Uno poi si organizza …

 

Sappimi dire se hai notato un miglioramento nell’efficienza del tuo computer.

Prima regola di un buon artigiano è avere gli strumenti di lavoro affilati e in regola.

… E ciò vale anche per un Trader.  Buon lavoro!

Vittorio Malvezzi