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Opzioni MIBO – La trappola dei margini – Qualcosa è andato storto

 

 

 

ne parliamo dopo la bufera, perché nel pieno della bagarre avremmo potuto contribuire a fare confusione, invece di tentare di capire che cosa sia realmente successo

Cari amici lettori, mi inserisco prima della segnalazione del dottor Malvezzi per confermare che qualcosa è andato storto nella settimana del forte ribasso, dal 6 al 16 ottobre.

Evidenzio:
– La mancanza di quotazione sugli strike delle Put OSPMIB Out The Money. Per esempio, lunedì 6 ottobre, lo strike più basso per la scadenza di ottobre era 21000. Ciò ha significato, per molti Operatori, l’impossibilità di coprire posizioni put allo scoperto con altre opzioni a prezzi più ragionevoli.

– L’esplosione dei Margini durante il forte ribasso del 10 ottobre ha indotto alcune SIM a chiudere forzatamente le operazioni di alcuni clienti senza provvedere ad inviare  regolare informativa (come descrive Malvezzi più sotto).

– Vi ricordo che in caso di controversia con le Società di Intermediazione Finanziaria è possibile ricorrere all’ OMBUDSMAN (Giurì Bancario) cioè al Difensore Civico, una figura di garanzia per il Consumatore.

Se avete segnalazioni da inviarci, siamo lieti di raccoglierle. Vedremo come organizzarci.

Francesco Caranti

La Trappola dei Margini – Vittorio Malvezzi – 

ne parliamo dopo la bufera, perché nel pieno della bagarre avremmo potuto contribuire a fare confusione, invece di tentare di capire che cosa sia realmente successo … 

Quando manca la certezza della norma, tutto potrebbe succedere. In effetti qualcosa è successo. Ho un caso <sospetto> o comunque una grossa gaffe. Le Banche e le SIM (due nomi ma spesso una sola realtà) che siano nostra “controparte” rientra nel gioco delle parti, appunto, ma qualora dovessero perseguire un utile a danno del cliente, ciò sarebbe riprovevole.

Il fatto non è solo limitato ad un rapporto cliente/banca. In altre parole l’impatto nei confronti del mercato non è a saldo zero: chi è forte finanziariamente e abile tecnicamente “tosa” me operatore individuale e sprovveduto. Il denaro passa di mano ma il saldo generale non cambia. No, perché l’azione di liquidare forzatamente posizioni, esaspera situazioni già precarie e neutralizza in tutto o in parte quell’azione stabilizzatrice che governanti e responsabili ad altissimo livello hanno tentato di porre in atto in questi momenti. Lo documenta autorevolmente a livello internazionale McMillan con la sua newsletter del 09/10/08 (più sotto). 

I margini non sono chiari

Prova a chiederlo a Caranti. E’ impazzito per cercare di ottenere l’algoritmo di calcolo e nel tentativo di ricostruirlo. Tra l’altro pare che ogni Piattaforma di Trading dia risultati di Margine sempre diverso … ma di questo ve ne parlerà più avanti l’amica Erika Tassi.

Dicevo che Caranti ne sarebbe capace di sicuro. Non è un tipetto che si arrende facilmente di fronte alle cose e quindi non si è fermato. Per ora si limita a registrare i principali risultati documentando la personale visione che ne hanno i principali operatori.

Agghiacciante dunque pensare che nelle stesse situazioni di mercato, secondo una norma che tutti professano dettata dagli organi di controllo, si ottengano differenze a volte superiori al 50%. D’altra parte anche gli organi di controllo non sono infallibili. E’ cosa di questi giorni: il Tribunale di Milano condanna l’autorità della Borsa per il prospetto di Freedomland. Dunque se esistono margini interpretativi, chiamiamoli così, tanto ampi senza che nessuno li blocchi, si può ipotizzare che tutto possa accadere in situazioni estreme. 

All’estero sono stati modificati

Ed è fatalmente accaduto! secondo gli stereotipi più accreditati se qualcosa può andar male, lo farà sicuramente. Gli operatori professionali sono intervenuti sui margini, anche pesantemente. Ce lo conferma autorevolmente uno dei maggiori esperti finanziari internazionali, i cui testi sono editi anche in Italia. Non ti traduco perché il testo originale è molto chiaro e soprattutto dice sostanzialmente quanto ti ho anticipato. 

McMillan newsletter del 09/10/08:

“ … These calls were not issued because of market losses, but more

because the banks arbitrarily decided that they wanted their customers to use less leverage.  Margin rates as low as 15% for broker dealers were raised to 35%; hedge funds who had been used to operating on high leverage were told that they had to bring accounts up to a much larger percentage of equity.  In this illiquid environment, where all manor of exotic securities literally have no bids, the only place to raise the cash to meet margin calls was to sell stock.  That is what really set this market over the edge — as the first notice of these calls were issued on October 2nd and 3rd.  There was something of a grace period to meet the calls, but funds realized they weren’t going to be able to meet them other than by selling stock …” 

In Italia sono capitate cose strane

Ne parliamo dopo la bufera, perché nel pieno della bagarre avremmo potuto contribuire a fare confusione, invece di tentare di capire che cosa sia successo. Difficile mantenere obiettività quando più o meno tutti siamo coinvolti. Ho sentito diversi Investitori Individuali e le lamentele si sprecano, ma purtroppo la possibilità di una documentazione analitica è molto difficile, se non quasi impossibile. Comunque un caso emblematico siamo riusciti a documentarlo. Un modus operandi quanto meno anomalo o una grossa gaffe di una grossa banca. Errare humanum est, vabbè, ma quando ci vanno di mezzo altri operatori non è accettabile come giustificazione.

Per esser sintetici, in conseguenza di quanto sopra esposto questo collega:

– “si trova a margine”

– Interviene prontamente già attorno alle 9.00 e mette in sicurezza la strategia.

– Riduce l’esposizione ma deve lottare con MM che latitano su certi strike.

Improvvisamente si rende conto che la SIM è intervenuta a liquidare parte della posizione. Ahi ahi ahi !!!

– Dopo più di un’ora arriva l’avviso. Tutto documentato come da allegati.

Per completare il quadro di una situazione che continua a sembrare anomala, come vedi cerco di usare termini che non mi portino diretto in tribunale, pare che alle pronte rimostranze telefoniche si sia sentito rispondere in tono imbarazzato di … “non tener conto dell’avviso tardivo”! Ho usato l’espressione <pare> anche se non c’è motivo di dubitare del nostro collega, ma purtroppo verba volant. Una volta ancora non si può documentare una presa di posizione a dir poco irresponsabile.  

Comunicazione date 10 October 2008 12:13 ma operatività 11:39:50  11:39:51. 

Ecco la traccia della documentazione: 


 

Che dire?

Vittorio Malvezzi