1. … le donne degli Emirati Arabi si sono sempre occupate dell’economia dello stato dal momento che gli uomini erano impegnati nella pesca delle perle. Poi è arrivata la ricchezza del petrolio …
2. … Ogni umano, uomo o donna, ha un bagaglio meraviglioso e nulla può obiettarsi contro la sacralità della vita …
1. Caro Vittorio, questa volta ti precedo. Mi trovo, infatti, nella condizione di invitarti a commentare parole e fatti che, solo per puro caso, mi sono trovata ad assimilare.
Peraltro tu stesso mi avevi palesato una capatina nei paesi islamici per vedere come si collocano, da quelle parti, le donne nel contesto economico-finanziario …
Bene! Devi sapere che nei giorni passati mi sono trovata a dover affrontare un viaggio in treno fuori programma per portare l’estremo saluto a una persona a me cara. E come potrai certo immaginare il mio stato d’animo non era tra i migliori: troppi pensieri affollavano la mente e la partenza è stata rapida e non programmata.
Ero su un treno ad alta velocità in cui ogni posto ha la sua brava presa di corrente e un comodissimo tavolino su cui lavorare. E seduto di fronte a me, un mediorientale di circa 35-40 anni. Comunque io apro il notebook e lo appoggio lì sul tavolo e lui fa altrettanto. E tutti e due cominciamo a lavorare sulle nostre cose.
Causa l’ora tarda, il servizio ristorante della carrozza predisposta non era più in funzione e, per compensare, a un certo punto è arrivato il suono del campanellino dell’addetto al servizio bar … “Panini, bibite, caffè caldo” …
Io non chiedo nulla perché prima di partire ho messo in borsa due merendine e una bottiglia d’acqua.
Ora, il mediorientale seduto di fronte a me guarda bene tutti i panini che il barista gli propone e chiede informazioni precise sugli ingredienti per non venir meno alle sue regole religiose. Tant’è che, scuotendo la testa, dice: “No, grazie. Non posso mangiare queste cose. Prendo solo una bottiglia d’acqua”.
Poi, a bassa voce, lamenta un gran vuoto allo stomaco che non riesce a colmare.
Istintivamente lo guardo da dietro il mio notebook mentre lui mi ricambia lo sguardo e gentilmente mi dice: “Le chiedo scusa per il disturbo, ho lo stomaco vuoto e non vedevo l’ora di mangiare qualcosa. Pazienza! Berrò.”
E io, di nuovo istintivamente, mi trovo a rispondere: “Guardi, non è il caso che si scusi. Comprendo. Anzi, se gradisce metà della mia povera cena, per me una merendina è più che sufficiente, mi creda”
L’uomo mi guarda un po’ stupito poi, dopo una serie di educati rifiuti, accetta una delle mie paste dolci.
Bè … Devi sapere che dalla condivisione di quella frugale cena è nata una piacevolissima conversazione.
Devi sapere che quest’uomo si è laureato in Egitto in Lettere moderne e, da anni, vive e lavora in Italia. Così, pur avendo entrambi i nostri computer sul tavolino, uno di fronte all’altro, abbiamo cominciato a parlare delle nostre occupazioni e, da lì, il passo alle relative culture è stato breve.
Sai quanto si dice a proposito dell’apprendere le lingue sul posto piuttosto che a scuola? Ti assicuro che nel corso di quel viaggio ho capito che la stessa cosa vale anche per le diverse culture: le donne indossano il Burqa e ne portano rispetto per il significato che esso riveste.
Al di là di usi e costumi, sui quali non sto a relazionarti perché questo non è né il tempo né il luogo, grazie a quell’uomo ho conosciuto la signora Lubna Al Massimi … Ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti (UAE) che, prima di diventare tale e tanto Ministro, si è fatta conoscere ed apprezzare come direttore della logistica del porto di Dubai.
Vittorio, il porto di Dubai, quello che vedi in foto, ma sai cosa significa? Significa che la signora Al Massimi è un’altra ‘donna coi baffi’!
Da sempre i porti sono il regno della cultura maschilista e lei, non solo si è affermata in un contesto del genere ma, soprattutto, a Dubai, uno dei paesi più esposti alle correnti e all’influenza dell’economia internazionale.
Questa donna oltre ad assumere un posto di rilievo e molto delicato nell’economia araba, ha cominciato ad emergere nel settore informatico negli anni ’80 quando, in Occidente, l’unica che le teneva testa era, indovina un po’, Marisa Bellisario.
Ma c’è un’altra donna mediorientale di cui avrai sentito forse parlare: Raja Al Gurg.
Guarda un po’ qua il link sul quale potrai meditare: http://www.ameinfo.com/69312.html.
Questa dignitosa e composta signora, della quale ti mostro la foto, è la Presidentessa delle donne imprenditrici emiratine.
Va detto che la strada che l’ha portata a ricoprire tale carica è stata agevolata dal fatto che le donne degli Emirati Arabi si sono sempre occupate dell’economia dello Stato dal momento che gli uomini erano impegnati nella pesca delle perle.
Poi è arrivata la ricchezza del petrolio. E la signora Al Gurg non si è fermata qui. Abbandonato l’insegnamento, sua occupazione primaria, è stata messa a capo di un conglomerato impegnato nel settore immobiliare nonché nell’import-export.
Ed ha fatto un ulteriore passo avanti candidandosi per le elezioni politiche che si terranno nel mese di Novembre prossimo venturo: 40 seggi in Parlamento di cui 18 candidature ‘rosa’.
Le spese elettorali sono interamente sostenute dall’ONU che ha dispensato, solo per le candidate donne, 8000 euro da investire in affitto di sedi elettorali, materiale di propaganda e acquisto di computer.
Dunque, Vittorio. Questo è quanto ho piacevolmente appreso da un compagno di viaggio ‘per caso’.
Ma tu che sei un caro amico di penna e di vita, avresti da raccontarmi qualcosa in più?
Dai, fai anche tu un salto direttamente là sul posto!
2. Cara Erika, qualche anno fa spopolava un libro scritto da un’australiana, Marlo Morgan il cui titolo era all’incirca ‘…E venne chiamata due Cuori’.
Al di là di pazzesche avventure da lei vissute con gli aborigeni, che non voglio minimamente paragonare alle tue frequentazioni ferroviarie, tu dovresti essere chiamata almeno Quattro Cuori, tanta è la tua capacità di voler bene e di vedere il bene ovunque; nella tua generosità ti spendi senza pensare ad analizzare le situazioni secondo un’ottica diversa dalla mia. Per esempio era discutibile non solo che tu non fossi vestita adeguatamente (se non un chador almeno un Hijab sarebbe stato gradito) ma addirittura che viaggiassi sola senza un parente, maschio ça va sens dire, che ti facesse da chaperon. Per non parlare del fatto che da sola hai rivolto la parola ad un uomo, magari guardandolo perfino in viso. Questo l’avranno pure pensato senza dirtelo.
Anch’io, senza contare una figlia che ha resistito nove mesi nell’inferno di Basrah Iraq facendo regolari rapporti al padre, ho due o tre amici provenienti dall’Egitto. Una è un’affascinante giovane trader che mi ha fatto anche da maestra. Padre italiano, mamma egiziana, lei totalmente infiltrata. Scrive anche per un Sito dove tempo fa ha pubblicato il nostro Caranti.
Poi conosco in modo indiretto un certo Magdi Cristiano Allam, già musulmano e recentemente convertito. Per ultimo, un immigrato da lunga pezza – Ishak Kemal – cristiano copto, consulente del tribunale di Milano, mio collega in un gruppo di studio sulle tre principali religioni monoteistiche. Questo per dirti che al di là delle letture, delle informazioni, degli studi teologici anch’io privilegio il contatto umano. Si dice di non essere contro l’Islam ma contro alcuni umani estremisti che lo interpretano male. Io preferisco seguire quello che dice un “Pastore vestito di Bianco” che risiede nel Lazio. Combattere le devianze, salvare l’umano. Così sono d’accordo con te e con i tuoi amici di viaggio che si rivolgono ad un Dio Unico chiamandolo con altro nome. Ogni umano, uomo o donna, ha un bagaglio meraviglioso e nulla può obiettarsi contro la sacralità della vita.
Il mio “Maestro” quando è salito a cavallo, l’ha fatto a cavallo di un somaro agitando rami di palma. E, di più, il mio Amico mi consiglia di amare tutti quanti e di non giudicare per non essere giudicato. Quindi ti parlerò senza esprimere giudizi, di ‘She Traders’ che lavorano in Borse medio orientali, di notevole importanza per volumi finanziari trattati e per posizioni strategiche occupate, ma rigorosamente separate dai colleghi maschi.
In più di un link viene riferito un articolo non recentissimo apparso su un quotidiano del Kwait, Al Watan dove si parla della sezione femminile della Borsa locale. Sezione che fra l’altro risiede fisicamente su un piano dedicato, un po’ come il piano fumatori nei grandi alberghi moderni, una sezione per gente da trattare con doveroso riguardo.
Chi scrive su questo Sito ricorda una sua visita personale durante la quale aveva potuto prendere visione del reparto. Ammette di aver avuto l’impressione di professionisti al lavoro, senza particolari notazioni che potessero far supporre alcuna caduta di rendimento. Ma tant’è, i pregiudizi sono duri a morire ed hanno effetti devastanti. Ho detto che non avrei espresso giudizi e continuo a cercare di mantenere la mia promessa, soprattutto perché posso sfogarmi con dei cugini. Alla lettera, perché la mia famiglia conta proprio ben 52 cugini nella Valle della Loira. Una volta ancora non mi smentisco, quando mi entusiasmo mi diventa difficile limitarmi, perfino coi parenti! Dunque, con questi precedenti, mi sembra logico che abbia voluto dare un’occhiata oltralpe. Sono sicuro, e non c’è traccia di retorica nella mia affermazione, che i miei cuginotti dell’Hexagon non la pensino tutti come ‘sti tizi.
http://www.lecoqfute.com/ un Sito finanziario che incomincia con lo spiegare la differenza tra Gallo e Gallina, sottolineando quanto più bello e importante sia il Gallo.
Qui mi permetto ricordare come la cosa riservi un aspetto estremamente dedicato, nel senso che riguarda solo i ‘pennuti in parola’. Francamente, ad di là di qualche ricetta con vino e spezie, l’aspetto estetico mi lascia un pochino freddo. Ma seguiamo pure i redattori su questo sentiero stretto e scivoloso. Se proprio ammettiamo che il Gallo, tipico simbolo di noi possenti e virilissimi machos, sia la quintessenza del fascino e della bellezza … ahimè finiremmo con il concludere che la natura ha reso i galletti attraenti per essere scelti dalle gallinelle. Cioè noi galletti diventiamo un oggetto di scelta, un passivo trastullo delle femmine. Orrore, ma ben ci sta’! Quanto però tutto ciò abbia a che fare col trading, beh non domandarlo a me perché io per primo non l’ho capito. Ma c’è di peggio … eh eh! affondo il bisturi impietoso! Il sito raccoglie una serie di link finanziari tutti presentati come molto seri e impegnati e magari lo sono anche. Peccato che a completamento delle premesse, al piede, ci sia una serie di foto di belle figliole, scattate probabilmente d’estate perché sembrano accaldate e quindi vestite coerentemente. Porcaccia la miseria, tutte con indirizzi in Italia. E’ dunque questo il ruolo che vogliamo riservare alle signore?
Fortuna che come avevo anticipato nell’Esagono, come noi chiamiamo il nostro Paese lo Stivale, così loro fanno ricorso alla geometria. Non si parla solo di gallinelle … Ci sono fior di professioniste, proprio di quelle che tu, Erika, inspiegabilmente nonostante le mie dotte dissertazioni, ti ostini a definire coi baffi. Banche e istituti finanziari hanno un occhio di riguardo per l’altra metà del cielo. http://www.agefi.fr/nominations/nomine.aspx?id=9801.
La responsable ingénierie patrimoniale è una parigina doc. Peccato che subito dopo, tentando di accedere ad un goloso link dal nome http://www.womeninfinance.com.au/ a quei tempi io abbia solo mestamente ricevuto un messaggio tristemente noto : Errore 404 … non so adesso!
Pazienza, ci rifaremo al prossimo giro!
Erika Tassi
Vittorio Malvezzi