Concludiamo oggi l’analisi dell’indice Ultimate di Larry Williams partendo da un breve riepilogo.
L’analista individua questi dati intermedi:
- True High = il maggiore tra il massimo di oggi e la chiusura di ieri
- True Low = il minore tra il minimo di ieri e la chiusura di oggi
- Range (Total Activity) = differenza tra True High e True Low
- Buy Pressure = differenza tra Chiusura e True Low
Dicevamo che la Buy Pressure è zero nei ribassi, oppure è la differenza tra massimo e chiusura di due sedute successive nei rialzi.
A questo punto Williams crea queste 3 batterie di colonne:
- Un primo Range di prezzi a 7 sedute
- Un secondo Range di prezzi a 14 sedute
- Un terzo Range di prezzi a 28 sedute
Vediamo l’esempio della prima batteria:
Il calcolo è:
- Somma degli ultimi 7 Range (es: 3255)
- Somma delle ultime 7 Buy Pressure (es:1388)
- Divisione tra Buy Pressure e Range (es: 0,43)
Ecco le 3 batterie risultanti:
Finalmente si ottiene Ultimate:
- somma 4 volte il Buy Pressure a 7 giorni + 2 volte quello a 14 + 1 volta quello a 28
- divisione per 7
- moltiplicazione per 100
Osservando attentamente i moltiplicandi e i moltiplicatori si nota che:
- 4 x 7 = 28
- 2 x 14 = 28
- 1 x 28 = 28
Il prodotto è sempre 28, cioè “la distribuzione spalmata nel tempo è sempre costante”, è cioè omogenea nel tempo eanche la divisione per 7 ha un senso perché 7 è appunto la somma di 4, 2 e 1 … cioè dei tre “moltiplicandi”.
E qui eravamo rimasti la volta scorsa.
Vediamo intanto cosa dice la letteratura al proposito:
“…Oscillators typically compare a security’s (smoothed) price with its price x-periods ago. Larry Williams notes that the value of this type of oscillator can vary greatly depending on the number of time periods used during the calculation. Thus, he developed the Ultimate Oscillator that uses weighted sums of three oscillators, each of which uses a different time period.
The three oscillators are based on Williams’ definitions of buying and selling “pressure …”
La partenza ci sembra perfetta perché Williams ha ben presente il ‘difetto’ delle Medie Mobili <smoothed> che anche noi abbiamo più volte definito “Coperte corte”.
Per ovviare, l’autore ricorre a una <somma di tre oscillatori> , rispettivamente a 7, 14, 28 periodi pesando “quattro volte l’oscillatore breve, due volte il medio e una volta soltanto quello lungo”.
Poi <quasi armonicamente> divide per la “somma dei pesi” e percentualizza a 100.
Bello <dico io> o se non altro molto originale, tanto che mi vengono in mente le ‘serie armoniche’ o comunque, senza offesa, il pensiero corre alla cabala o forse anche ai numeri magici, concetti apprezzabili ma anche un pò discutibili.
Tant’è: non ci resta che vedere le proprietà di Ultimate direttamente sul grafico.
Nota:
La scala Y di sinistra mostra i valori dell’oscillatore: attenzione alle quattro rette orizzontali piazzate a 30, 45, 50 e 70.
Per meglio comprendere il significato delle 4 rette: 30 (rossa), 45 (Magenta), 50 (blu) e 70 (verde), ricorriamo ancora alla letteratura:
“… Williams recommends that you trade following a divergence and a breakout in the Ultimate Oscillator’s trend.A bullish divergence occurs when the security’s price makes a lower low that is not confirmed by a lower low in the Oscillator. A bearish divergence occurs when the security’s price makes a higher high that is not confirmed by a higher high in the Oscillator …”.
E anche:
“… Williams had specific criteria for a buy or sell signal. A buy signal occurs when:
- Bullish divergence between price and the oscillator is observed, meaning prices make new lows but the oscillator doesn’t
- During the divergence the oscillator has fallen below 30.
- The oscillator then rises above its high during the divergence, i.e. the high in between the two lows. The buy trigger is the rise through that high.
The position is closed when the oscillator rises above 70 (considered overbought), or a rise above 50 but then a fallback through 45. A sell signal is generated conversely on a bearish divergence above level 70, to be subsequently closed out below 30 (as oversold) …”.
Se facciamo mente locale alla formula, appare chiaro che Ultimate è sempre maggiore di zero poiché è il risultato di somme di numeri tutti maggiori d zero.
Commentando la letteratura:
- Divergenza: 10 aprile 2012. I prezzi scendono ma Ultimate si è fermato. Infatti la Borsa reagirà
- Vero: il 10 aprile Ultimate è sceso a 28,81
- Macchinosa e discutibile
Il 12 ottobre 2011, Ultimate raggiunge un massimo oltre la linea 70 e nonostante un successivo massimo di periodo il 28 ottobre (misure pro Euro), Ultimate è già sceso e anche la Borsa scenderà.
Se dobbiamo dare un giudizio su questo Ultimate, mi sentirei di rilevare questi punti:
PRO:
- Molto buono per gestire situazioni di ipercomprato/ipervenduto (euforia/panico), nettamente migliore dell’RSI (dispensa n.14)
- Buono come segnale ‘anticipatore’ (per quanto ne so io, nessun altro oscillatore riesce a predire l’inversione). Attenzione però: non sempre accade, stiamo parlando di statistica e non di certezza!
CONTRO:
- Non facile da gestire nella pratica per via della sua instabilità (troppo ballerino)
- L’equazione di Ultimate è un po’ ‘cabalistica’ nonostante lo sforzo dell’Autore di rintracciare valori medi ‘pesati’ e spalmati nel tempo
Morale: da prendere ‘con le molle’, discreto per gestire gli eccessi di periodo.
Completiamo la nostra tabella dei giudizi:
Appuntamento con lo studio della funzione Excel: “=TENDENZA”.
Francesco Caranti