1 … sono dunque qualificato per occuparmi di un argomento che troppo spesso passa da un eccesso all’altro. Dal Femminismo alle Quote Rosa …
2 … credo fermamente nell’Uomo e nelle grandi possibilità che possono emergere dalla stima reciproca e dalla collaborazione tra sessi e razze diverse …
1. Il nostro è un mondo maschilista. Forse una volta si adorava Gea e leggiadre pulzelle discinte tenevano a distanza gli ammiratori focosi con archi e frecce, cavalcando a pelo.
Adesso le cose sono decisamente cambiate. Può sembrare strano che uno come me che si considera decisamente maschietto, non pensi ad approfittarne, senza tante storie. Purtroppo anche egoisticamente il mio bilancio familiare va in negativo. A fronte della mia posizione personale, gravano quelle di una moglie che per raggiungere successi personali in campo medico, ha dovuto ruscare il doppio di un uomo. Una figlia che reduce dall’Iraq ha dovuto ricominciare da zero prima di ottenere determinati riconoscimenti. Due a uno.
Sono dunque qualificato per occuparmi di un argomento che troppo spesso passa da un eccesso all’altro. Dal Femminismo alle Quote Rosa. Mamma mia! Da fedele suddito di Sua Maestà l’Imperatore Franz Joseph (no non sto parlando del nostro Boss, è uno venuto prima) posso citare un detto del Lombardo Veneto: el tapon peggio del buso.
Quindi cara Erika, parliamone come spesso facciamo in mezzo alle mille considerazioni che quotidianamente viviamo insieme. Il Trading al femminile è uno dei tanti aspetti della nostra vita professionale. Forse serve, pacatamente ma non per questo senza qualche punta di intenso coinvolgimento. D’altra parte tu sei il nostro Giulio Cesare, combatti e scrivi delle tue battaglie, non solo di quelle altrui.
Dalle nostre ricerche sono emerse situazioni di interesse: niente di sistematico ma il discorso serpeggia in Rete. Il tema del trading delle signore o per le signore.
Quello che fanno, che vorrebbero fare, come sono viste e come si vedono. La ricerca seppur volutamente non sistematica e senza alcuna tesi aprioristica da difendere o dimostrare, è stata ampia e siamo andati a curiosare quello che si mormora o si grida in quattro lingue: italiano, francese, spagnolo e inglese. Dai si va, siamo d’Estate e non occorre neppure rimboccarsi le maniche.
Alea jacta est, Caesar!
2. Molto bene, caro Vittorio!
Accetto con piacere il tuo invito a dissertare su un argomento che mi coinvolge in prima persona sia per sesso di appartenenza che per condivisione d’interesse.
Ad una condizione però: che la stima che nutri nei miei confronti in particolare e nelle donne in generale non si trasformi mai in femminismo. Né da parte tua né tantomeno da parte mia Questo non lo accetterei mai. Credo nelle capacità femminili e sono lieta che Dio mi abbia donato questo ‘status’, ma credo fermamente nell’Uomo e nelle grandi possibilità che possono emergere dalla stima reciproca e dalla collaborazione tra sessi e razze diverse se indirizzate con impegno verso obiettivi comuni.
Accetto dunque questo invito che, sono certa, non avrà mai il sapore della sfida. E poiché siamo entrati nel pieno dell’Estate mi avventuro volentieri in tua compagnia per un viaggio intorno al Tempo e intorno al Mondo, equipaggiati di tutto ciò che servirà per indagare, scoprire, annotare e raccontare ai nostri amici lettori che – ci auguriamo – ci leggeranno con curiosità anche sotto l’ombrellone, cosa combina l’Altra Metà del Cielo nel settore economico finanziario.
Una sola cosa ti chiedo e spero tu me la possa concedere … è una richiesta dal sapore un po’ campanilistico, ma credo ne comprenderai il motivo.
Vorrei dedicare questa particolare rassegna estiva ad una donna nata a Ceva, in Piemonte, nel 1935. E’ stata una delle prime donne manager (e trader!) italiane, nonché la più famosa: la rivista Capital le dedicò una copertina nel 1984; in America, i cui ambienti d’affari frequentava spesso, era stata soprannominata ‘The Legs’ per le sue gambe meravigliose … e le sue gambe erano belle eccome! Stravagante, affascinante, divertente e molto molto ‘in gamba’ … talmente brava che fu soprannominata ‘la signora coi baffi’. Io, ancora bambina, ho avuto la fortuna di conoscerla … e non l’ho mai dimenticata.
A Marisa Bellisario, scomparsa prematuramente a Torino nel 1988, vorrei dedicare questa rassegna estiva a quattro mani.
Allora, Vittorio? … Quando si parte?
Vittorio Malvezzi
Erika Tassi