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Borsa – She trader n.4 – L’Altra Metà del Cielo

1. Anche senza ricorrere alla realtà romanzesca, come sarebbe perfettamente giustificato per uno cresciuto leggendo la mitica ‘Domenica del Corriere’, la finzione artistica non può prescindere da saldi riferimenti alla realtà quotidiana

2. da bambina sognavo di diventare un giorno come Eva Kant, l’eterna fidanzata di Diabolik

 

1. Confondere letteratura e realtà è pericoloso: può portarmi ad una sindrome dell’hidalgo. Ci manca solo che mi metta in caccia di mulini a vento. Però realtà e romanzi hanno una sorta di correlazione biunivoca. Il mio Prof. di matematica in Bocconi, sapendo con chi aveva a che fare, cercava di rendermi semplici le cose complesse. Così definiva questa importante proprietà di Analisi Matematica: prendiamo un asilo dove tutti i bimbi hanno il proprio panierino della merenda. Ad ogni bimbo o bimba corrisponde un panierino, ad ogni panierino il suo bimbo o la sua bimba. Anche senza ricorrere alla realtà romanzesca, come sarebbe perfettamente giustificato per uno cresciuto leggendo la mitica Domenica del Corriere, la finzione artistica non può prescindere da saldi riferimenti alla realtà quotidiana.  Quindi un’ulteriore conferma del valore e della presenza delle Signore del Trading, me la porta un famoso scrittore americano. Qualche anno fa Tom Clancy, autore di una linea di avventure socio-economico-spionistiche che hanno entusiasmato me insieme a qualche milione di lettori, prendeva un analista di Wall Street e via via lo portava avanti per farlo diventare sempre più importante, fino a promuoverlo al massimo livello ipotizzabile dall’uomo della strada made in USA. Niente­popodimeno che Presidente degli Stati Uniti d’America. Sto finendo di leggere ora ‘La Fondazione Bancroft, di Robert Ludlum, sempre genere d’azione.

Personaggi che saltano da New York a Cipro, dal Far East all’Italia avendo sempre a disposizione il mezzo giusto al momento giusto e di solito senza pagare il biglietto. Facendo fuori un sacco di cattivoni strada facendo, senza neanche spettinarsi. Solo che sta volta c’è una novità: l’eroina è una She Trader rampante e in carriera, di rara sensibilità e intuizione e (roba da matti) dotata di una ferrea morale. Quindi non è vero che la rivoluzione stia avvenendo senza che nessuno se ne renda conto: gli artisti che per natura e bagaglio professionale hanno maggior sensibilità di noi gente comune, si sono già resi conto del cambiamento in atto e lo stanno documentando, sia pur nella finzione scenica.

 

Torniamo nella realtà, proprio a casa nostra, almeno per me che scrivo dalle parti di Milano. Il quotidiano Libero, direttore Vittorio Feltri, ha da qualche tempo aggiunto un secondo giornale di informativa economico finanziaria, direttore un famoso e apprezzato giornalista come Oscar Giannino. Due al prezzo di uno, figurati se me lo perdevo. Il sabato su Libero Mercato ci sono anche due paginone dedicate all’analisi grafica e non solo. Roba che scotta e che rischia di non raggiungere il proprio target di lettore, se non trattata con adeguata perizia. Naturalmente avrai già capito che la rubrica è tenuta da una Lei: Daniela Turri. Copio la sua presentazione perché mi sembra la cosa più semplice: “E’ analista tecnico indipendente. Basa le proprie analisi e previsioni solamente sulla lettura grafica di futures, azioni, indici, valute, obbligazioni, commodities … Applica la teoria di Elliott come strumento principale, tenendo presenti i principi generali dell’analisi tecnica grafica. Socia Assoconsulenza e socia SIAT, svolge anche attività di formazione attraverso seminari e corsi rivolti a privati, Banche e Sim. Redattrice di un portale finanziario, collabora con la testata giornalistica LIBERO MERCATO (sezione analisi tecnica – pubblicata nell’edizione del sabato) e periodicamente con le TV finanziarie CFN/CNBC (sky505) e Bloomberg TV (sky504), oltre a varie emittenti regionali.

Come si conviene ad una Signora, fra l’altro una bella signora (ma vuoi vedere che la Finanza serva meglio di una Beauty Farm o SPA ?), non vengono forniti dati anagrafici ed io non tradirò l’embargo andando a cercarli altrove.

Da ultimo preferisco pensare che solo un essere straordinario, apparentemente condizionato da due handicap quali l’esser giovane e femmina, possa aver fatto breccia in due ammirevoli Mastodonti del giornalismo e della finanza come Feltri e Giannino.

 

Ho già confessato la mia propensione a frequentare corsi formativi, purchè di valore e gratuiti. Ho conosciuto Linda Ruschke www.LBRGroup.com frequentando un seminario in cui il relatore ha cominciato a parlare di Linda ad un auditorio più interessato a carpire i “segreti” per arricchire in quattro mosse che non ai maestri del sistema. L’ha presenta come una dei propri formatori ma, soprattutto, mettendo in risalto le doti operative ed il bagaglio culturale che fanno speciali le Trader al femminile. Devo tributare a quell’evento la nascita della mia curiosità circa il fenomeno di She Trader. Quindi con Linda siamo arrivati al top, non più solo trader ma studiosa e maestra a livello mondiale. Ha cominciato la sua carriere nel 1981, è stata nel Consiglio dei Directors for the Market Technician’s Association  e ora è Vice President della American Association of Professional Technical Analysts.  Robetta che negli States non si regala al primo venuto.

http://en.wikipedia.org/wiki/Linda_Bradford_Raschke

E’ quindi entrata nella storia consacrata da una serie di pagine sull’Enciclopedia ormai per antonomasia.

 

Ma ne ha parlato anche una signora che ha affrontato il nostro tema in modo molto più professionale: Sue Herera che ha scritto addirittura un libro su  “Women of the Street“.

 E’ anche co-conduttrice del programma CNBC “Power Lunch” e si è guadagnata il titolo di “The First Lady of Wall Street.”  Ci si può collegare e godersi i video relativi. Sempre che tu mastichi il plain English meglio di quanto purtroppo non riesca io.

 

D’altra parte alcune notizie che arrivano dall’Italia non ci collocano proprio all’avanguardia. Una raccolta abbastanza completa di operatori, anche se ogni tanto ci sono problemi di connessione,  la trovi su http://www.tradingmania.it/ qui su 88 Traders solo 3 bimbe, un dannato 3,4 %. Ma consoliamoci, al peggio non c’è mai limite. Nella prossima puntata il lato Oscuro della Forza.

 

2. Ma … Vittorio … sei capitombolato nel mondo della carta stampata? E come posso fare a raggiungerti? … Che domanda banale! Con la fantasia!

E sai che ti dico? Che da bambina sognavo di diventare un giorno come Eva Kant, l’eterna fidanzata di Diabolik.

Leggevo i fumetti abbandonati in bagno dai miei genitori e pensavo a quello che mi intimava mia nonna nell’intento di trasmettermi un habitus femminile integerrimo “Ricordati sempre che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna!” E così io volevo diventare come Eva Kant …

Va da sé che la vita ed i geni fanno il loro corso e non sarei mai potuta diventare una ladra, se pur ‘gentile’, ma il pensiero di diventare un’eroina in qualcosa (con o senza un cavaliere al galoppo davanti a me) mi ha sempre solleticato e nutro profonda stima nei confronti delle donne che ce l’hanno fatta.

In tutta sincerità … non sono in grado di illustrarti le prodezze di Eva Kant nel mondo della Finanza. Ricordo una sua puntatina, al seguito dell’amato compagno Diabolik, alla Borsa di Amsterdam ma, ahimè, nemmeno una mamma collezionista di Diabolik è riuscita ad aiutarmi a ricordare i dettagli.

Ma ti posso dire che Eva Kant è diventata un grande personaggio dei fumetti riuscendo ad impersonare la donna che ogni donna vorrebbe diventare: fredda, compassata, raffinata, ladra gentile, sempre all’ombra del suo amato ma pronta a prendere in mano le redini della situazione quando anche un grande come Diabolik rischia di perderne il controllo. Ed ha passato momenti meravigliosi al ‘di lui fianco’ … all’inseguimento delle borse e borsellini altrui.

Sempre con grande eleganza!

E poi … indovina un po’ … Diabolik ed Eva Kant sono scaturiti dalla penna di due donne estrose e geniali: le sorelle Giussani.

Angela e Luciana Giussani nel 1962 aprono le porte alla fantasia e, da queste, escono Diabolik ed Eva kant. La serie, all’inizio con titratura limitata, è destinata ad avere presto un grande successo e attira la curiosità di sociologi ed esperti di comunicazione. Ancora oggi, dopo oltre quarant’anni, Diabolik viene pubblicato ogni mese.

Io non sono riuscita a diventare come Eva Kant … ma almeno ne ho parlato ed ho ineggiato alle sue doti. Come si suol dire … ciò che conta è partecipare!

Ma torniamo nel mondo reale. Come sarebbe a dire che è stata la presentazione della signora Linda Ruschke a stimolare in te la curiosità delle donne nel mondo della finanza?

Bada bene, caro Vittorio! Non mi offendo solo perché ti conosco da un tempo sufficientemente lungo per poter dire di te che sei un caro amico per cui nutro grande stima … ma potrei risentirmi!

Certo non sono una biondona vitaminica texana o californiana … ma sempre una ‘She Trader’ sono … O no?

Se obietti che sono ancora ‘in erba’, però, hai ragione. E allora consentimi di parlarti di una ‘She Trader’ per nulla in erba. Altro che donna baffuta!

Mi riferisco a Marina Natale. Do you know her? Mica tanto vitaminizzata come le comtroparti americane, ma molto baffuta come la nostra mai dimenticata Marisa Bellisario.

Unicredit … Profumo … non ti suggeriscono nulla? Bene. Ti racconto io una bella storia!

La dott.ssa Marina Natale, 44 anni e mamma di un figlio di 12 anni, ancora ventiseienne guida la task force che realizza le principali acquisizioni italiane e straniere per conto di Unicredit.

Il management guidato da Alessandro Profumo, nello scorso 16 Luglio 2008, la mette a capo della divisione ‘Private Banking’ di Unicredit Group.

Nel corso delle trattative con il governo polacco ha superato se stessa con una determinazione che … ha lasciato basiti solo quelli che non la conoscevano ancora bene.

“Lavoratrice indefessa. Si presenta in Banca di buon mattino ede esce per ultima la sera”: questo è quanto dicono di lei tra le mura di Unicredit. Pare che in Italia al momento non regga confronti … solo in Europa, dove la divisione ‘fusioni&acquisizioni’ di grandi gruppi come Allianz, Bnp Paribas e Société Generale è ormai quasi del tutto gestito da donne.

Vittorio … perché non vai un po’ a curiosare?

Io, se me lo consenti, rimarrei in Italia dove ho trovato, oltre a nomi e cognomi, anche i ‘numeri’ …

Nel Settembre 2006 il periodico di economia e finanza Business People titola un articolo “Brave, capaci, determinate”. Sono le donne del Terzo Millennio che grazie a preparazione, talento e determinazione sono riuscite a ricoprire ruoli di primaria importanza nel management di varie aziende. Pur tributando onore e allori a Emma Marcegaglia che tutti conosciamo nelle vesti di Presidente della Confindustria, vorrei accendere i riflettori su nomi che forse si odono meno di frequente, ma le donne che li portano stanno sicuramente portando fatti e numeri oltre che un nome: Tiziana Del Vecchio, managing partner di Management Search; Marianna Cova, socia di Cova e Weawer; Raffaella Longhi, associate partner di Kpmg Advisory. Proprio quest’ultima, intervistata da un giornalista relativamente alle diverse caratteristiche possedute dalle donne che occupano posti di rilievo, ha detto “Credo che queste  donne abbiano buone doti di problem solving e la capacità di raggiungere soluzioni esplorando nuove possibilità, perché oltre al pensiero razionale utilizzano molto il pensiero intuitivo e pragmatico”. Non erano forse le ‘caratteristiche femminili’ attribuite a William Buffet? …

Ed ora i numeri! L’IBM, nel Febbraio 2007, ha fatto osservare che, all’interno di questa grande azienda, 5 donne sono a capo di aree strategiche, un numero ben più alto è impegnato in attività tecnica e di ricerca e, a capo di una società partecipata del gruppo vi è … una donna.

 

Vittorio … questa ricerca si fa sempre più interessante! Quando andiamo a scoprire nomi e numeri dei paesi islamici? Il Burqa che ho messo in valigia comincia a lamentare fame d’aria!

Vittorio Malvezzi

Erika Tassi