Calcolo delle probabilità - RF18 - Con Spirito Critico
La matematica dei Giochi e dell’Azzardo ci ha permesso di affrontare il Rischio in termini di Spirito Critico, lo stesso che utilizzeremo nei Sistemi in Borsa …
La volta scorsa si parlava del Craps della Strada che da un punto di vista probabilistico ci ha dimostrato come la probabilità a favore del Banco sia “appena” positiva rispetto a quella del giocatore.
E’ anche vero però che i costi di gestione dei Casinò (e l’Utile Operativo, ovviamene) dovranno essere “ricompensati” con un “recupero tecnico” molto, ma molto, maggiore.
Ecco perché nell’appuntamento di oggi ci dedichiamo alla “trasformazione” del Craps della Strada nel Craps del Casinò.
Prima di tutto vi ricordo i valori di probabilità del Craps della Strada che abbiamo visto la volta scorsa, rispettivamente per Giocatore e Banco:
Ed ecco le “modifiche” adottate strada facendo: non tutte perfettamente “protocollate” ma, il più delle volte, costruite a discrezione del Gestore.
Tanto per fare qualche esempio:
· A Cincinnati: un doppio sei al primo lancio è perdente
· A Las Vegas: un doppio uno al primo lancio è perdente
… tutto dipende dalla “politica aziendale interna”.
In definitiva, ciò che i Gestori cercano di ottenere, è la conduzione di un gioco comunque ‘non onesto’ ma almeno “appena un po’ più onesto” della classica Roulette che, per tradizione, è considerata lo Zenit dell’Azzardo e, strano a dirsi, il Gioco ritenuto più equo in assoluto.
Infatti, come regola generale, va detto che un qualsiasi gioco che abbia probabilità appena superiori a quello della Roulette di Las Vegas (cioè con Doppio Zero) viene sempre preso in considerazione dai Giocatori professionisti più smaliziati, tra cui, i più abili, sceglieranno di sfruttare la nicchia di gioco favorevole.
Il grande “faro” dell’azzardo è dunque la Roulette con le proprie regole:
· Numeri in gioco: 36 (18 rossi e 18 neri, 18 pari e 18 dispari)
· Elemento neutro: Zero (o Doppio Zero nella Roulette Americana)
Tenendo come riferimento il “pieno” della Roulette (ossia la possibilità di centrare un numero), le chances risultano le seguenti:
· Chance effettiva: 37/1
· Chance della casa: 35/1
Ciò spiega in modo inequivocabile come la ripetizione delle prove produca un margine sempre e comunque a favore del Banco: il Paradosso di San Pietroburgo rinforza ulteriormente la probabilità del Gestore che, a differenza del giocatore, è comunque in grado di sostenere qualsiasi progressione di puntata.
Pertanto: probabilità a favore e possibilità di sostenere il gioco costituiscono la ricetta vincente del Banco che, in pochi, hanno la fortuna di sconvolgere.
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Lo spirito critico e le regole matematiche dei Giochi ci hanno condotto fin qui e - mi auguro - ci avranno aiutato un po’ a riflettere in merito.
Il nostro obiettivo, nei prossimi interventi non sarà più l’Azzardo, ma quel genere di Borsa che si chiama “Borsa Derivata”.
Dal lontano 1400, nella città di Bruges (Fiandre), dove venivano disciplinate le prime regole dello scambio delle merci, ad oggi, certamente le regole sono cambiate.
Il frontone del Palazzo della nobile famiglia “Van Der Burse” a Bruges ornato con lo stemma che recava l’immagine di Tre Borse ha dato origine al nome e agli scambi telematici attuali.
Quella che vedete è “ ... The house "Ter Beurze" on the Beurs Square (Stock Exchange), belonging to the family "van der Beurze". This is were the medieval tradesmen settled their financial business. Later the word "Beurs" was used for the concept of "Stock Exchange" in many languages (bourse, Börse, bolsa, etc...) ..”.
Questa sorta di mercato organizzato avveniva principalmente in una piazza, e più precisamente le contrattazioni giornaliere si effettuavano in Grauwwerkersstraat in un palazzo costruito nel 1423 su ordine di Jacopo Van der Bourse. Sulla facciata erano tre borse rigonfie, stemma di famiglia dei Van De Bourse da cui deriva il nome attuale "Borsa". Per mercanti e abili commercianti, l'appuntamento era "à la Bourse". Coloro che acquistavano offrivano denaro, mentre quelli che vendevano offrivano la lettera, ossia il documento cartaceo, e da qui la diffusione dei due termini denaro e lettera ancora oggi diffusi nelle contrattazioni telematiche. O forse il “Collegium Mercatorum” ai tempi dell’antica Roma già rappresentava l’inizio dei commerci moderni? Chissà!
Ma c’è da dire che la Borsa Derivata ha ormai poco a che vedere con lo scambio fisico delle merci e delle monete e si fonda piuttosto su ingenti spostamenti di capitali da un Indice a un altro e su sofisticate tecniche di previsione.
Perfino alcuni giudizi del Presidente della Fiat Giovanni Agnelli lasciavano intuire, in alcune sottili indiscrezioni, la possibilità che la Borsa fosse diventata, in questi ultimi anni, un fenomeno di studio comportamentale delle masse piuttosto che non un semplice Investimento in Azioni. Di fronte ad anomale e malcapitate oscillazioni del titolo Fiat, l’Avvocato aveva esordito con l’osservazione “la Borsa è una Roulette” lasciando intendere, dall’alto della sua autorevolezza, che le reazioni dei Mercati potessero essere assimilate più ai Grandi Numeri dei processi di massa che non ai classici Fondamentali.
Dunque - come informatico - cercherò di trasmettervi tramite gli strumenti che mi sono costruito, ciò che io penso occorra sapere per muoversi in Borsa senza particolari patemi.
Ma il primo strumento che mi sento di consigliare prima di iniziare il lungo viaggio nel mondo dei Derivati è molto semplice, anche se più volte è facile dimenticarlo.
Sto parlando della PRUDENZA.
Senza dare particolare enfasi alla cosa – e non a caso – la Prudenza è la prima delle Virtù Cardinali (ricordate? … prudenza, giustizia, fortezza, temperanza).
Tommaso D’Aquino dice di lei essere la “retta norma dell’azione” … e quindi, l’attenta analisi dei fatti … dunque: “mai buttarsi, semmai – prima – conoscere”.
L’immagine è quella di Santa Felicita nella sala capitolare, Niccolò di Pietro Gerini. La Prudenza.
I Mercati rispondono a precise regole statistiche, a fasi cicliche e a trend che l’informatica è in grado di catturare e di sfruttare.
Poi abbiamo la fortuna (da qualche anno) di poter utilizzare la potenzialità di Strumenti nemmeno immaginabili solo qualche decennio fa, strumenti che ci consentiranno di valutare le potenzialità del trend, di agire nella direzione del Mercato e, specialmente, di utilizzare il Calcolo delle Probabilità e le simulazioni di distribuzione del Rischio così come in un qualsiasi Gioco d’Azzardo.
Tutto ciò a patto di sconfiggere per sempre il preconcetto per cui “Investire” significhi necessariamente essere “Finanzieri”.
Già … oggi più che mai l’Investitore dovrà, soprattutto, essere un bravo Gestore del Rischio e, specialmente, un sobrio e smaliziato Scommettitore Matematico.
Vi lascio con la promessa di farvi divertire e vi aspetto, come sempre, nel Portale dedicato ai Derivati e all’Ingegneria Finanziaria.
Amolto presto.
Francesco Caranti