Calcolo delle probabilità - RF24 - Il Future - tecnicismi

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Il Future oltre a rappresentare la proiezione dell’Indice a una certa data, di fatto è uno scambio di Rischio tra il Signor Rossi da una parte e il Signor Verdi dall’altra ...

Gli appunti di oggi ci serviranno a completare le nozioni del Future e a conoscerlo nella realtà di una seduta di Borsa.

Già abbiamo detto tre cose fondamentali sul Derivato:

1.      Nasce dall’hedging, cioè dai contratti di copertura in cui le Parti si impegnano a rispettare la consegna e il prezzo a una certa data

2.      Si trasforma in un vero e proprio contratto di Borsa destinato agli intermediari e agli speculatori che lo utilizzeranno come scommessa a termine

3.      Consente poi di assicurare il Sottostante da imprevisti rovesci di Mercato mediante la vendita allo scoperto del controvalore corrispondente

Del Future abbiamo più volte detto in merito alla trasparenza, la liquidità e l’efficienza.

·         Trasparenza         in quanto garantito da Borsa Italiana Spa e dalla Clearing House (CC&G), i maggiori Organismi della Struttura Finanziarie

·         Liquidità               in quanto alla possibilità di poterlo scambiare entro limiti di prezzo comunque accettabili

·         Efficienza             in quanto alla costante presenza sul Mercato di Operatori Istituzionali e di Market Maker.

Il Future è dunque lo Strumento che meglio esprime l’andamento del Mercato perchè deriva dal FTSEMIB che, in assoluto, meglio rispetta l’andamento globale della Borsa.

L’indice è rappresentativo del nostro Mercato italiano poiché il paniere dei 40 titoli che lo compongono viene costantemente rivisto mediante l’uscita e l’ingresso periodico di alcuni Titoli: escono le Azioni che hanno sottoperformato in termini di quantità, valore e rappresentatività ed entrano quelle che si trovano in cima all’Hit Parade.

Ecco: ora è più facile capire come il FIB sia il miglior termometro in assoluto della nostra Borsa: si riferisce a un Paniere costantemente rappresentativo e, come abbiamo detto, è trasparente, liquido ed efficiente.

Chi di voi opererà col FIB avrà la certezza di:

·         non incappare mai più nei crack delle Società poiché L'INDICE farà sempre da ammortizzatore

·         poter operare sempre e assolutamente sia in direzione ‘long’ che in direzione ‘short’: le operazioni allo scoperto sono lecite, non immorali e costantemente garantite da CC&G.

·         poter utilizzare ‘frazioni di FIB’ (Minifib) per controbilanciare minuziosamente il Rischio del proprio portafoglio Titoli. 

Ma, a questo punto, è lecita una serie di domande più o meno ambigue:

Che cos’è realmente il FIB?

E’ una realtà concreta o piuttosto una scommessa virtuale?

E’ uno strumento Sintetico o invece qualcosa che possiamo realmente toccare e tenere in mano?

Queste domande si traducono in due risposte essenziali: 

1.      Artificiale, sintetico, virtuale … ci riferiamo a Contratti che pur avvenendo sulla base di un Sottostante reale in Titoli – il Paniere del S&P/MIB – hanno, nei confronti di quei Titoli, unicamente un riferimento formale e quindi non sostanziale

2.      Il Future sull’INDICE rappresenta sì la proiezione del Paniere a una certa data ma, di fatto, è uno scambio virtuale di Rischio tra il Signor Rossi da una parte e il Signor Verdi dall’altra. 

In altre parole: 

·         il FIB è un contratto impalpabile poiché non lo si può toccare con mano come si farebbe con 1000 Azioni Fiat.

·         il FIB è un contratto di scambio di Rischio tra due partecipanti: Rossi che crede al Rialzo e Verdi che pensa al Ribasso

·         il FIB è comunque il contratto più onesto in assoluto: nessun partecipante potrà mai disonorare l’impegno assunto. 

… ma poco ci deve importare in merito a chi, perché e quando il FIB è stato “aperto” per la prima volta.

Se ci pensiamo bene, tutti i giorni sul Telematico si scambiano dai 10.000 ai 20.000 contratti FIB: sono contratti nuovi? Sono contratti che ‘passano di mano’? Sono contratti di Bilanciamento del Sottostante? Sono gli stessi Market Maker che si preoccupano di ‘fare mercato’ e dunque di aprire nuove posizioni?

Credetemi: è veramente impossibile dare una risposta esauriente a questa serie di domande. 

Sappiamo soltanto che ogni Operatore lo utilizza per difendere le proprie Posizioni: 

·         Il Market Maker     deve ‘fare Mercato’ e quindi potrà anche aprire nuove posizioni (long o short)

·         Il Cassettista         deve cautelarsi tramite posizioni di FIB scoperti per bilanciare il proprio portafoglio Titoli

·         Lo Speculatore      apre posizioni long o posizioni short a seconda del proprio e personale intuito sulla futura direzione del Mercato. 

… impossibile orientarsi in questo bailamme!

E dunque è molto probabile che il FIB che abbiamo appena acquistato da Verdi per appagare le nostre aspettative rialziste, sia servito a Verdi stesso per controbilanciare il proprio portafoglio in Titoli e che magari ancora Verdi abbia venduto nel corpo di quella transazione altri 2 Fib a un Market Maker che a sua volta doveva coprire una posizione di Opzioni  Call vendute allo scoperto.

… e chi lo sa?  Ciò che realmente conta, però, è comperare prima che il Mercato salga e vendere prima che scenda  … ma questo, come già sapete, è una delle cose più difficili del mondo.

Ma qui sarà la Statistica a darci una grossa mano e ci metterà sulla strada giusta per riconoscere i veri punti di svolta del Mercato.

Non mancate ai prossimi appuntamenti, sempre qui, su www.francescocaranti.net

Francesco Caranti